Farsi tagliare i vestiti su un palco, o lottare contro una bambola sessista: le icone Femministe dagli anni ’60 ad oggi

“Com’è che nel film American Hustle le due protagoniste, Jennifer Lawrence e Amy Adams, sono state pagate meno dei loro colleghi maschi?”. Con questa semplice domanda posta da Patricia Arquette dal palco degli Oscar, una rivoluzione composta, e quasi silente all’inizio, ha cominciato a sorgere, attraverso voci femminili che non vogliono più rimanere inascoltate. Sono le nuove femministe secondo Elle UK, donne meravigliose, potenti, influenti. Abituate ai riflettori e anche al loro giudizio spesso crudele: nelle giornate storte, si riappropriano della libertà di vestirsi come vogliono, easy o perfette fino alla punta delle scarpe. Perché anche le Celebrities non devono per forza dimostrare di essere più di ciò che sembrano e soprattutto, non vogliono più farlo! Non hanno paura di definirsi Femministe, di fare affermazioni che potrebbero far alzare il sopracciglio a un produttore, a un regista, democratico o repubblicano che sia. Ma di chi sono queste voci? Nella Politica una delle più potenti è di certo Michelle Obama: la ex First Lady ha difeso i diritti delle donne prima e durante la sua permanenza alla Casa Bianca, usando la sua enorme capacità di influenzare. Oltre a riempire i suoi discorsi con frasi e idee che rivendicano il ruolo della donna nella società, Michelle ha creato la State of Women, campagna che difende i diritti delle donne e tratta tematiche come l’ingiustizia nel mondo del lavoro o la violenza di genere.

Il risultato di questa nuova rivoluzione, però, è anche il nuovo fronte femminista di Hollywood che avanza sempre più compatto. Emma Watson, Goodwill Ambassador dell’ONU per le Donne e voce del movimento HeforShe, nel suo discorso del 2014 all’ONU sull’uguaglianza politica, economica e sociale tra uomini e donne ha detto: “ Neppure gli uomini godono della parità. Quando si libereranno dagli stereotipi di genere cambieranno le cose anche per le donne. ecco perché chiediamo ai maschi di unirsi alla nostra lotta”. Tra le altre anche Jennifer Lawrence, Taylor Swift, Zooey Deschanel, e forse possiamo aggiungere anche l’immortale Meryl Streep, che si è spellata le mani ad applaudire il discorso di Patricia Arquette alla serata degli Oscar. “Credete che le donne debbano essere pagate quanto gli uomini per lo stesso lavoro? Che debba essere permesso loro di uscire di casa? Che meritino gli stessi diritti dei maschi? Ok, allora siete femministe.” Così afferma Lena Dunham star di Girls e come lei anche Kristen Stewart, che ritiene completamente inverosimile che una donna possa affermare di non essere Femminista perché vorrebbe dire che non crede nell’uguaglianza uomo donna. Uguaglianza! Questo è il vero significato di femminismo che non implica alcuna supremazia. Donne che hanno fatto e fanno di tutto per raggiungere questo equilibrio rompendo ogni tabù. Artiste del calibro di Alicia Keys, la superlativa cantante newyorkese, ha lottato contro l’abitudine sociale che afferma che le donne devono essere sempre perfette grazie a vari artefatti. “Non voglio più nascondermi” ha scritto sul giornale femminista Lenny Letter in cui spiega perché ha smesso di truccarsi. Adesso la Keys si mostra al naturale, veramente più bella che mai.

michelle obamaemma watson

Il mio personale punto di vista che amo condividere con te.

Sara Giunti

#women support women #men support women #saragiunti support women

#womensupportwomen
lady gagalisa simpson

Lady Gaga è assieme ad altre attrici sulla copertina del The Hollywood Report con il titolo: “Forza nella vulnerabilità”: attorno a una tavola rotonda lei e alcune sue colleghe come Nicole Kidman, Glenn Close, Rachel Weisz parlano di femminismo e di diritti, legando le battaglie per la parità di genere sul lavoro a quelle contro le molestie sessuali, dramma che Lady Gaga ha personalmente vissuto in gioventù. Gaga ha sposato i movimenti #MeToo e Time’s Up nati sull’onda dello scandalo Weinstein che ha aperto un vaso di Pandora, dando il via a una nuova era di lotte per i diritti delle donne. Lotte che per Gaga devono essere condotte da donne e uomini insieme. Nonostante Lisa Simpson sia un personaggio dei cartoni animati, ha un cervello brillante, apertura mentale, tolleranza e proprio la difesa del ruolo della donna nella società l’ha resa celebre. In una serie che critica il cosiddetto “sogno americano”, Lisa rappresenta la ragione, la bontà e la moralità. L’episodio “Lisa Vs. Stacy Malibù”, in cui la bambina crea una bambola che compete con un gioco sessista, è un esempio della sua crociata contro il machismo e della sua posizione a favore della donna. Un altro personaggio di fantasia che ha superato le barriere dell’oppressione machista è Daenerys Targaryen (Khaleesi) della serie Trono di Spade: si è ribellata alle offese degli uomini, ha lottato per ciò che è suo e di fronte ad altri potenti, dimostrando umanità, logica e giustizia. Esempio per tutte e per tutti.

Anche se è morta da più di 50 anni, l’opera di Frida Kahlo continua ad essere importante come un motore per l’arte contemporanea. I suoi quadri sono espressione del suo essere più profondo, come una rivolta contro i canoni di bellezza della donna. I suoi baffi e le sue sopracciglia non erano per caso, ma rappresentavano un’esagerazione che lottava contro le imposizioni sociali. Yoko Ono è forse tra i personaggi più eccentrici del secolo scorso. Ha abbattuto le barriere con Cut Piece, uno spettacolo nel quale il pubblico le tagliava i vestiti per parlare della mancanza di elementi in un mondo solo per gli uomini. Il suo spirito Femminista, nonostante lo spettacolo sia del 1965, e il suo messaggio sono stati mantenuti nel tempo. Cosa hanno in comune tutte queste donne? Di sicuro rappresentano tutte a pieno l’ideale di Donna 2.0 raccontato nella nuova collezione Spring Summer SaraGiunti. Ma c’è di più. Non hanno paura di mostrarsi per ciò che sono. Non hanno paura di far sentire la propria voce. E non solo. Quello che tutte queste donne vogliono dire è che non esiste un principio di superiorità che sia di genere: quello che conta è comprendere, accettare e abbracciare il senso di uguaglianza. Allora vi chiedo: Chi lo capisce davvero? WHO RUN THE WORLD! (Chi Governa il Mondo!).